TLC alla sfida della sopravvivenza: uno tsunami sta per abbattersi sui colossi europei delle telecomunicazioni
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Direttore: Alessandro Plateroti

TLC alla sfida della sopravvivenza: uno tsunami sta per abbattersi sui colossi europei delle telecomunicazioni

Telefonia

Un’imminente catastrofe sta per abbattersi sul settore delle telecomunicazioni. Uno tsunami senza precedenti che potrebbe travolgere molti dei colossi del settore europeo delle TLC.

Le compagnie britanniche Vodafone e British Telecom hanno annunciato piani di licenziamento che coinvolgeranno decine di migliaia di lavoratori in Europa, tra cui Italia. Nonostante la notizia sia stata poco rilevata, si tratta di un problema che riguarda tutti noi, dato che dipendiamo dalle linee di telecomunicazioni come un paziente dipende da un respiratore.

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I motivi dei licenziamenti

Vodafone ha dichiarato di voler tagliare 11.000 posti di lavoro entro tre anni, di cui 1.000 in Italia. British Telecom ha annunciato un piano per ridurre la forza lavoro di 55.000 unità entro il 2030, poco meno della metà del personale attuale del gruppo.

Le società di telecomunicazioni britanniche hanno giustificato i loro licenziamenti come una risposta alle sfide del mercato in continua evoluzione e sempre più competitivo. La forza lavoro sarà sostituita con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) specialmente nei call center.

telefono whatsapp
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Le vere cause della crisi del settore

Tuttavia, la vera causa di questa crisi non è solo l’AI, ma anche la concorrenza a basso costo. Sul mercato europeo negli ultimi anni sono nate nuove aziende di telecomunicazioni con costi molto inferiori rispetto alle compagnie tradizionali, che sfruttano le infrastrutture esistenti. Un esempio è Iliad, spina nel fianco delle telco europee, con tariffe molto concorrenziali grazie a costi di gestione ridotti.

L’altro motivo della crisi è la concorrenza sleale dei servizi di messaggistica, ma anche di audio e video comunicazione dei colossi di Internet. Queste società utilizzano le infrastrutture delle telecomunicazioni per fare business. WhatsApp è l’esempio più clamoroso. WhatsApp, di proprietà di Meta, società americana che controlla anche Instagram e Facebook, utilizza le infrastrutture europee per fornire i propri servizi.

TLC alla sfida della sopravvivenza

Per esempio, i messaggini di WhatsApp hanno reso obsoleti i costosi SMS, causando una diminuzione di una fonte guadagno per le compagnie telefoniche. Negli anni ’90, il costo medio di un SMS in Italia era di 50 lire, l’equivalente di circa 50 centesimi di euro oggi. Oggi ogni compagnia offre gratis un pacchetto di SMS che oramai nessuno più usa. Per non parlare delle audio e videochiamate a costo zero.

Questo ha portato le compagnie telefoniche, come Telecom Italia, già in difficoltà finanziarie, a rischiare la sopravvivenza. Pochi se ne sono accorti ma la società italiana, con una redditività modestissima e da tempo sommersa dai debiti, rischia il tracollo. Però se ne sono accorti gli investitori specialmente quelli fedeli, che hanno il titolo da anni. L’azione dal 2018 a oggi ha perduto oltre il 60% del valore. L’ennesimo problema che dovrà risolvere il Governo Meloni

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ultimo aggiornamento: 21 Maggio 2023 11:09

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